NO TAV Verona-Padova: identificati 56 attivisti coinvolti negli episodi del 8 e 12 luglio
Non sono rimasti senza conseguenze i fatti reato commessi gli scorsi 08 e 12 luglio in occasione dello sgombero dell’argine del fiume Retrone in via Maganza e durante la successiva manifestazione NO TAV.
Com’è noto, nella mattina dell’08 luglio era stato programmato l’ingresso degli operai del Consorzio IRICAV2, General Contractor incaricato da Rete ferroviaria Italiana alla realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Verona – Padova, sull’argine del fiume Retrone, area occupata dagli attivisti del “Movimento NO TAV – I Boschi che resistono”.
Nella circostanza, già dalle prime ore del mattino, decine di persone si erano mobilitate per bloccare l’accesso alle maestranze; una sessantina si erano posizionate a protezione del cancello di ingresso da via Maganza, altri 150 circa si erano radunate sul terrapieno interno, di cui alcune legate a piattaforme in legno e altre riparate dietro barriere costru…
